La cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2023/2024 ha visto i saluti del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha definito IULM “un’università capace di interpretare i cambiamenti, adattiva e flessibile rispetto alle trasformazioni, inclusiva, internazionale, ma soprattutto aperta: tutto ciò per cui l’istituzione universitaria è stata concepita”. Presenti all’evento anche il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha sottolineato “l’impegno dell’Ateneo nella sostenibilità e nel coinvolgimento degli studenti in iniziative e progetti che vanno anche al di là dello studio, e che hanno permesso a IULM di crescere sempre più nelle graduatorie nazionali e internazionali”. E il Sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Il grande merito di IULM, oltre a quello di ambito accademico, è la sua integrazione nel tessuto milanese. Il lavoro straordinario di questa Università è quello di aver dato qualcosa a Milano e al suo quartiere. E poi l’importanza che riserva alla comunicazione: chi fa il mio mestiere sa quanto sia essenziale, oggi. Ciò che possediamo, la nostra materia prima, sono soprattutto le idee: e IULM è un grandissimo stimolo per le nostre idee”. Ospiti alla cerimonia anche 15 consoli – tra cui i rappresentanti dell’India, del Sudafrica, del Marocco e della Croazia – che attestano la crescente attenzione all’internazionalizzazione dell’Ateneo.
Nella sua relazione il Rettore Prof. Gianni Canova, ha ricordato che “viviamo in un tempo in cui dobbiamo ricominciare a prenderci cura delle parole perché sono organismi fragili e sensibili, creature generose, che si rendono disponibili a chiunque le voglia usare. Anche a chi le usa a sproposito. Sempre più spesso assistiamo a una frattura fra le parole e le cose, infatti: ci sono parole che esprimono l’opposto di quello che dovrebbero significare, come guerre chiamate operazioni di pace”. Il Rettore si è poi concentrato su un’innovazione introdotta negli anni in cui ha guidato l’Ateneo, quella della Word of the Year: “Alla fine del 2019 la maggioranza della comunità accademica ha votato scegliendo la parola Confine, quasi a profetizzare quello che sarebbe accaduto di lì a poco con il confinamento dovuto alla pandemia. Poi ci sono state Attesa, Ironia, Rischio e, in questo ultimo anno di mandato rettorale, mi sono preso la libertà di scegliere personalmente la parola dell’anno, Avventura. Intesa in senso etimologico come proiezione su ciò che ancora non è ma potrebbe essere. Come attenzione perenne a ciò che sta per accadere”. Ha poi ribadito che in contrasto “al dilagare del demone della facilità, quello che ti lusinga facendoti credere che puoi ottenere tutto senza sforzo, senza impegno, senza fatica, alla IULM coltiviamo un’idea di Università come grande laboratorio della giovinezza, luogo di esperimenti e di ipotesi, di tentativi e di visioni, di raffinamenti linguistici e concettuali, di sfide e di passioni. Un’idea di Università come avventura del sapere, come viaggio tra le parole e i linguaggi della comunicazione”.
Nel tradizionale bilancio, il Rettore ha evidenziato che l’Università IULM negli ultimi sei anni ha segnato un incremento del 20% di iscritti: nell’anno accademico 2018/19 contava circa 5.300 studenti iscritti, oggi, nel 2023/24, il numero è salito a 7.500. Tra le novità che si affacceranno in IULM nel prossimo anno accademico due nuovi corsi magistrali, entrambi in lingua inglese: Marketing, Consumption and Communication e Fashion Communication and Luxury Strategies, che andranno a rafforzare l’offerta formativa internazionale dell’Ateneo. Dopo il successo di Fondamenta — 12 lezioni che hanno contribuito a mettere a fuoco la nostra eredità storica — saranno disponibili altre 15 lezioni con il percorso Fondamenta II. Saranno lezioni aperte alla cittadinanza, tenute da esperti, su alcune grandi personalità della storia e della storia delle idee. Da Cicerone e l’arte oratoria a San Benedetto e il monachesimo. Da Giovanna d’Arco e la leadership a Leon Battista Alberti e l’architettura moderna, fino a Maria Montessori e la pedagogia moderna e a Walt Disney e il cinema d’animazione.
A queste novità si affiancano due ulteriori importanti punti: il Museo Diffuso della Comunicazione, di cui è stata inaugurata la prima tappa a ottobre 2023 e che man mano continua a ingrandirsi all’interno del Campus dell’Ateneo. E, sempre a proposito del Campus, un nuovo edificio nascerà su un’area acquisita in via Russoli, inglobandosi naturalmente nella già esistente architettura universitaria. La nuova struttura è stata progettata dagli studi Cino Zucchi Architetti e Ortus, che hanno creato “un edificio in grado di dialogare con le architetture preesistenti, andando a rafforzare il processo di rigenerazione urbana iniziato in questo quartiere della periferia milanese.”
Ha fatto seguito all’intervento del Rettore quello del Presidente del Consiglio d’Amministrazione, Prof. Giovanni Puglisi: “L’università è — e rimane — passione per la ricerca e per l’insegnamento, relazioni istituzionali e interpersonali. Università è partecipare alla vita dell’Ateneo e alle attività seminariali, dare il taglio innovativo e sempre aggiornato che lo studente si aspetta; fare del proprio corso il nucleo di un’idea. È università credere nei propri studenti e vedere, nei propri insegnanti, interlocutori esemplari per crescere in sapere e umanità. È far valere con le dovute argomentazioni i propri diritti. È entrare in una comunità di persone che hanno scelto, per vivere, il dialogo per la verità. È scuola di libertà, di democrazia, di pace. È rifiuto di ogni forma di mafia e corruzione. È, in una sola parola, dignità”.
E infine l’intervento di Ludovico Caprioli, Rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione: “Spesso ci si focalizza sui problemi del mondo dell’università, ma vorrei chiedervi per un momento di spostare la vostra attenzione e rispondere alla domanda: siamo consapevoli della fortuna di avere a disposizione gli strumenti che l’università ci offre? La città che ospita il nostro Ateneo, inoltre, è altrettanto stimolante: Milano sembra cucita su misura per le persone che vogliono mettersi in gioco, un contesto ideale per chi vuole crescere. Credo che l’opportunità che abbiamo a disposizione sia impagabile. Opportunità: è questo il termine su cui vi invito a riflettere. Affrontiamo questo percorso con la determinazione di trasformare ogni opportunità in un momento di crescita. Siamo noi gli artefici del nostro impegno.”
Al termine della cerimonia è stato conferito il Master Ad Honorem in Arti del Racconto a Bruno Bozzetto, maestro dell’animazione italiana e mondiale, creatore dalla cui matita sono usciti personaggi indimenticabili, come il Sig. Rossi, e autore di lungometraggi di grande successo quali West & Soda (1965), Vip mio fratello superuomo (1968) e Allegro non troppo (1976).
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