Fondamenta è un percorso che propone dodici grandi temi, presentati da docenti IULM in dialogo con riconosciuti esperti di levatura internazionale che tengono delle Masterclass per esplorarli al meglio. L’obiettivo è riannodare assieme i fili del nostro essere ciò che siamo e ciò che siamo diventati grazie a chi ci ha preceduti. È un tentativo di mettere la storia intellettuale di nuovo al centro dei percorsi di apprendimento, nella convinzione che il futuro si costruisca in dialogo con il passato.

Charles Darwin: l’evoluzione, l’uomo, la biologia

L’impatto dell’opera di Darwin sul pensiero moderno è stato tale, che spesso si parla di una rivoluzione darwiniana. Nelle parole di Michael Ruse (1979), “La pubblicazione dell’Origin cambiò la visione del mondo. Fu subito chiaro che le sue implicazioni andavano ben oltre la biologia: essa colpiva credenze e comportamenti, dai più superficiali ai più profondi”, in quanto si applicava anche alla specie umana, costretta a riconoscersi come una delle innumerevoli foglie del grande albero della vita. In realtà, la posizione che va riconosciuta all’uomo all’interno della classificazione dei viventi era già chiara a Linneo, che un secolo prima di Darwin aveva inquadrato Homo sapiens all’interno dei Mammiferi e nello stesso ordine delle scimmie, quello dei Primati; questo, però, non aveva creato alcuno scandalo. Ma nell’Inghilterra del 1859, quando uscì la prima edizione dell’Origin of Species by Means of Natural Selection, l’idea di un divenire delle specie viventi sollevò ben altre reazioni.

Già nel 1863 Thomas H. Huxley, poi diventato famoso come il mastino di Darwin, pubblicava Evidence as to Man’s Place in Nature e lo stesso Darwin, che nell’Origin era stato estremamente cauto a riguardo delle implicazioni della teoria dell’evoluzione in rapporto alla specie umana, affrontava il problema in The Descent of Man and Selection in Relation to Sex (1871).

Negli ultimi decenni del secolo XIX, la visione evoluzionistica del mondo vivente si è fatta strada superando forti contrasti ideologici e registrando spesso significative deviazioni dalla lettura darwiniana, tanto che si è parlato di una temporanea eclissi del Darwinismo. Mancava ancora, all’epoca, un’adeguata conoscenza dei meccanismi dell’eredità, quale si produsse all’inizio del Novecento con lo sviluppo della genetica. Un ramo di questa disciplina, la genetica delle popolazioni, diventerà presto un nucleo fondante della Sintesi Moderna, la versione dell’evoluzionismo divenuta dominante nella seconda metà dello scorso secolo.

L’importanza dell’eredità darwiniana è ben visibile, ai nostri giorni, anche nell’aggettivazione di approcci disciplinari che vanno, ad esempio, sotto il nome di Medicina Evoluzionistica, Ecologia Evoluzionistica, Agricoltura Evoluzionistica. Ed è ancora attorno ai temi dell’evoluzione che la filosofia della biologia ha conosciuto e sta conoscendo un crescente sviluppo, capace di eguagliare la vitalità e la visibilità che fino a pochi decenni orsono sembravano riservati alla filosofia della matematica e alla filosofia della fisica.

Tuttavia, non è su questi problemi che lavora di fatto la grande comunità internazionale degli studiosi di biologia evoluzionistica. Nei loro congressi e sulle loro riviste non si discute delle opere di Darwin: la visione del mondo illuminata dal grande autore inglese è una premessa acquisita, così come la fisica di Galilei e di Newton, dei quali egualmente non sembra esserci motivo di discutere durante i congressi scientifici.

Ma il dibattito sui fondamenti dell’evoluzionismo è sempre aperto. Ad esempio, su cosa agisce la selezione? tutti i cambiamenti evolutivi sono prodotto della selezione? il cambiamento evolutivo è sempre uniforme? Infine: la Sintesi Moderna deve essere superata? Quest’ultima tesi è sostenuta da un gruppo di biologi e di filosofi della scienza che invocano una Sintesi Estesa, sostenendo che la teoria dell’evoluzione, come è praticata oggi, include un numero considerevole di concetti che non erano parte della struttura fondamentale della Sintesi Moderna.

Biografia

Professore Ordinario di Zoologia presso l’Università di Padova, Socio nazionale dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Si è occupato a lungo di sistematica zoologica e di biodiversità. Si è poi indirizzato verso la biologia evoluzionistica dello sviluppo e la filosofia della biologia. Fra i suoi libri: Biological SystematicsThe Development of Animal FormForme del divenirePerspectives in Animal Phylogeny and EvolutionPlant Evolutionary Developmental BiologyBiologia, la scienza di tutti i viventi.