Fondamenta è un percorso che propone dodici grandi temi, presentati da docenti IULM in dialogo con riconosciuti esperti di levatura internazionale che tengono delle Masterclass per esplorarli al meglio. L’obiettivo è riannodare assieme i fili del nostro essere ciò che siamo e ciò che siamo diventati grazie a chi ci ha preceduti. È un tentativo di mettere la storia intellettuale di nuovo al centro dei percorsi di apprendimento, nella convinzione che il futuro si costruisca in dialogo con il passato.

Il Don Chisciotte: tra malinconia, solitudine e carnevale

Il titolo di questa lezione fa riferimento al libro curato da Daniela Aronica, nato a Barcellona per celebrare i trent’anni del lavoro cinematografico sul Don Chisciotte svolto dal Maestro Scaparro:

“El Quijote según Scaparro entre melancolía, soledades y carnaval”.

Il viaggio di Don Chisciotte – inteso come il viaggio della mente che oscilla tra l’età dell’oro e del ferro, in un’epoca che si trasforma davanti agli occhi dell’uomo – nella vita immaginaria scopre, attraverso il paradosso del teatro, linguaggi e miti che sono anche del nostro tempo, della nostra condizione. C’è una ricerca della verità e della fantasia che anche nella versione cinematografica e in quella televisiva stabilisce ineludibili riferimenti all’oggi, a una vita che rincorre i sogni che noi tutti abbiamo, e prova ad immaginare il futuro. In due parole, Don Chisciotte.

Biografia

Maurizio Scaparro è uno dei registi di teatro italiani più noti a livello internazionale. Il suo profilo intellettuale e creativo passa dalla direzione di istituzioni pubbliche italiane ed europee alla creazione di spettacoli rimasti nella memoria storica del Teatro Italiano. Dal 1983 al 1990 al Teatro di Roma, Scaparro crea, fra gli altri, due spettacoli che avranno lunga vita in Italia e all’estero, il Don Chisciotte (nell’adattamento di Rafael Azcona e Tullio Kezich) e il Pulcinella, tratto da un testo inedito di Roberto Rossellini, con Massimo Ranieri protagonista, che viene presentato per tre anni in Italia, in Europa e a Broadway. A conclusione dei sette anni alla direzione del Teatro di Roma, nel 1989 mette in scena Memorie di Adriano, tratto dal romanzo di Marguerite Yourcenar. Scaparro dirige anche, dal 1982 ad oggi, alcuni importanti spettacoli lirici, dalla regia in prima mondiale alla Scala di Milano. In diverse occasioni, a partire dal Don Chisciotte fino ad oggi, lavora anche con attenzione al rapporto creativo tra linguaggio cinematografico e linguaggio teatrale, realizzando alcuni film liberamente tratti dai suoi spettacoli teatrali. È il caso in particolare di Amerika di Franz Kafka nell’adattamento di Fausto Malcovati, che Scaparro dirige nel 2000. Nel 2009 mette in scena per la Biennale di Venezia Polvere di Baghdad, nel 2011 per il Festival dei Due Mondi di Spoleto dirige Eleonora, ultima notte a Pittsurgh, per il Napoli Teatro Festival e l’apertura della stagione 2011/2012 del Teatro “La Pergola” di Firenze, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia mette in scena Il sogno dei Mille. È del 2014 il suo primo incontro con Samuel Beckett, dirigendo Aspettando Godot; su invito di Expo 2015 dirige La bottega del caffè di Carlo Goldoni. Tra i suoi molti incarichi istituzionali si ricordano la direzione artistica del Settore Teatro della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982, la nomina nel 1983 da parte del Ministro della Cultura Francese Jack Lang, a directeur adjoint del Théâtre de l’Europe a Parigi, al fianco di Giorgio Strehler, la successiva direzione artistica del Teatro di Roma dal 1983 al 1990.

Negli ultimi mesi del 2021 ha diretto una master class sul Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, per l’università IULM di Milano, ripercorrendo le tappe del suo progetto multimediale che lo fece approdare in America. Attualmente è in preparazione una sua nuova regia che solcherà i palchi italiani a partire dal 2022.