Da 1984 di George Orwell a La strada di Cormac McCarthy, da La svastica sul sole di Philip K. Dick ad Arancia meccanica di Anthony Burgess, la distopia ha attratto scrittori di varie epoche e affascinato numerosi lettori. L’idea di un mondo alternativo al nostro in cui le negatività della nostra storia – oppressione, tirannide, sconvolgimenti climatici, per fare alcuni esempi – divengono il centro di narrazioni spesso cupe e prive di speranza, ha attraversato la letteratura come una sorta di monito a evitare di incorrere in tali tragici errori. Il cinema, a sua volta, ha sovente messo in scena tali distopie (non è un caso che i romanzi sopra citati siano diventati altrettanti film o serie tv), forte della sua capacità di costruire immaginari di grande impatto visivo.

Un gruppo di studenti del Corso di Laurea Magistrale in Televisione, cinema e new media ha voluto confrontarsi con questo tema organizzando un evento che, sulla scorta degli stimoli offerti dal corso di Immaginari dell’era digitale tenuto dal Rettore Prof. Gianni Canova, coinvolge varie forme mediali e di spettacolo: letteratura, video, musica, danza.