In una lettera del 13 dicembre 1916 a Fritz Kaufmann, Edith Stein scriveva: «La sua fantasia è abbastanza audace da riuscire a immaginare che ritornerà la pace?». Il governo tedesco aveva presentato alle forze belligeranti un’offerta di trattativa, la quale aveva riacceso le speranze della giovane filosofa, futura patrona di quell’Europa che oggi è nuovamente divisa dal conflitto.
Data l’onnipervasività della guerra, appare impellente oggi tornare a interrogarsi sul senso che essa ha assunto entro i diversi generi discorsivi che caratterizzano la semiosfera europea, per chiederci se è ancora possibile, al suo interno, attribuire un significato alla pace. Per questo, il Professor Francesco Galofaro, docente di semiotica dell’Università IULM, ha tenuto presso l’Ateneo, il seminario articolato in due giornate dal titolo Il senso della pace: prospettive sulla semiotica della guerra. Rivivi le emozioni dell’incontro in data 29 settembre