La nascita dell’economia politica: Smith e Marx – Alberto Mingardi
Fondamenta è un percorso che propone dodici grandi temi, presentati da docenti IULM in dialogo con riconosciuti esperti di levatura internazionale che tengono delle Masterclass per esplorarli al meglio. L’obiettivo è riannodare assieme i fili del nostro essere ciò che siamo e ciò che siamo diventati grazie a chi ci ha preceduti. È un tentativo di mettere la storia intellettuale di nuovo al centro dei percorsi di apprendimento, nella convinzione che il futuro si costruisca in dialogo con il passato.
Un’introduzione
L’economia occupa una posizione preminente nel mondo moderno. Nel XX secolo, gli economisti hanno svolto il ruolo di “consiglieri del principe” e lo scontro delle idee economiche influenza ancora profondamente la politica e il nostro modo di vivere. La crescita economica moderna è legata a quell’offerta sempre crescente di beni e servizi, migliorata dall’innovazione nel tempo, che ormai consideriamo una caratteristica “naturale” della nostra società, ma che era sconosciuta ai nostri antenati prima della rivoluzione industriale.
Adam Smith ha scritto prima della rivoluzione industriale, Karl Marx dopo di essa. Uno era un filosofo morale, l’altro un filosofo e attivista politico. Eppure entrambi offrono alcune intuizioni chiave ancora rilevanti per capire il mondo in cui viviamo oggi.
Questo intervento presenta un’introduzione di base alle due conferenze del professor Smith e del professor Gamble, evidenziando ciò che Smith e Marx hanno condiviso e ciò che invece li divide. Cercheremo inoltre di fornire un contesto per l’economia politica che fiorisce con Adam Smith, la cui opera fu comunque preceduta da autori come Montesquieu, Cantillon e David Hume.
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