Martedì 28 febbraio si è tenuta la Cerimonia di Apertura dell’Anno Accademico 2022/2023. Durante l’evento, è stata conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza al Prof. Claudio Magris, critico e storico della letteratura e della cultura, germanista, romanziere e autore di teatro: un vero intellettuale “umanista”, la cui “monumentale opera incarna il paradigma dell’identità plurale e delle aperture interdisciplinari di cui è Maestro”, come indicato nella motivazione dal professor Paolo Proietti, Preside della Facoltà di Interpretariato e traduzione.
A recitare la Laudatio per il professor Magris è stato il Prorettore alla Transdisciplinarità, professor Mauro Ceruti, che ha ricordato ciò che “ha sempre preoccupato Claudio Magris: non tanto il riuscire a mettere a punto un capolavoro, e tanti ne ha messi a punto, quanto l’essere abbandonato, nel maneggiare il potere delle parole, dal soffio dello spirito, da una ragione sobria e umanistica, intransigente e vigile, di fronte alle irruzioni o alle manifestazioni latenti del male nella vita e nella storia. Da qui, la sua riflessione costante su ciò che più minaccia la vita e la storia – la guerra – e su ciò che può proteggere le generazioni di oggi e a venire da quella catastrofe: la letteratura e l’Europa”.
Nella sua Lectio, dal titolo Scappatelle in latino, un viaggio nella memoria in cui ha rievocato persone, atmosfere ed eventi da cui ha tratto ispirazione, Claudio Magris ha dichiarato di essere “particolarmente onorato di ricevere questa laurea dalla IULM: università viva e vera nel senso più autentico e immediato del termine” e ha ricordato Giovanni Vittorio Amoretti (1/5/1892 – 15/11/1988) uno dei primi e dei più importanti germanisti del nostro Paese che ha insegnato Lingua e Letteratura Tedesca all’Università IULM.
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