La cerimonia in onore del Maestro dell’animazione italiana si è svolta martedì 5 marzo.
Ritenuto un maestro dagli animatori della Pixar, celebrato con una mostra dalla Disney, premiato con importantissimi riconoscimenti internazionali: Bruno Bozzetto è colui che ha fatto diventare “adulta” l’animazione italiana. Prima di lui – salvo rare eccezioni – il disegno animato nel nostro Paese era relegato a divertimento per i più piccoli o confinato nei filmati pubblicitari di “Carosello”. Bozzetto ha fatto fare un salto di qualità all’animazione di casa nostra essendo il primo a realizzare un lungometraggio animato: West and Soda (1965), un western che sembra addirittura anticipare certe soluzioni e suggestioni di Sergio Leone. Vip – mio fratello superuomo (1968) è la divertente storia di due supereroi, uno dei quali non pare avere né il physique du role né i superpoteri solitamente associati a tali personaggi. Soprattutto Allegro non troppo (1976) – la cui struttura a episodi accompagnati da famosi brani di musica classica ricorda quella del disneyano Fantasia (1940) – segna un deciso passo in avanti nella sua carriera, sia dal punto di vista estetico che da quello formale.
Animatore, disegnatore e regista, ma anche produttore, scrittore, sceneggiatore, montatore e musicista, dagli anni Sessanta a oggi Bruno Bozzetto ha realizzato oltre trecento film che gli sono valsi 130 riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Winsor McCay, cinque Nastri d’argento, un Orso d’oro al Festival di Berlino e una nomination all’Oscar (per il corto Cavallette).
Come riconoscimento per la sua decennale carriera artistica l’Università IULM, in occasione della cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2023/2024, ha conferito a Bruno Bozzetto il Master Ad Honorem in Arti del Racconto.
Così il Prof. Antonio Scurati, Direttore Scientifico del Master in Arti del Racconto, e la commissione — formata dalla Prof.ssa Valentina Garavaglia, dalla Prof.ssa Daniela Cardini, dal Prof. Paolo Giovannetti e dal Prof. Fabio Vittorini — hanno motivato il conferimento: “Attento e arguto osservatore degli esseri umani, dei loro comportamenti e delle loro contraddizioni, lucido interprete delle dinamiche e delle trasformazioni sociali, capace di humour tagliente, di ironia sottile ma anche di fervida e poetica fantasia, Bruno Bozzetto ha usato il linguaggio dell’animazione per raccontare il mondo e restituircelo in forma di immagine. Con il suo lavoro, il cinema d’animazione italiano è diventato adulto e si è fatto apprezzare in tutto il mondo, tanto che molti dei talenti più visionari dell’animazione mondiale, a cominciare da John Lasseter e dai disegnatori della Pixar, lo considerano un Maestro. La stessa figlia di Disney, Diane, nel 2013 ha voluto dedicargli una prestigiosa mostra al Walt Disney Family Museum di San Francisco. Rispetto ai canoni tradizionali, Bozzetto ha esplorato tecniche del racconto sempre segnate da tratti di evidente innovazione, sperimentando forme brevi, rovesciamenti inattesi del punto di vista e fulminee connessioni analogiche nello sviluppo narrativo”.
In chiusura della cerimonia è stato proiettato in Auditorium il nuovo cortometraggio autoriale Sapiens?, ideato da Bruno Bozzetto e prodotto da Studio Bozzetto in collaborazione con Rai Kids. Il corto è in animazione 2D/3D CGI: sulle note di musiche di Beethoven, Chopin e di Verdi si susseguono tre storie che hanno come protagonista l’uomo e il suo comportamento verso la natura e la società, in particolare i suoi atteggiamenti di violenza e intolleranza nei confronti del diverso.
Be the first to comment